UN’ESTATE DA RE, INAUGURATA L’VIII EDIZIONE ALLA REGGIA DI CASERTA CON UN OMAGGIO A VANVITELLI E ZEFFIRELLI





UN’ESTATE DA RE, INAUGURATA L’VIII EDIZIONE ALLA REGGIA DI CASERTA CON UN OMAGGIO A VANVITELLI E ZEFFIRELLI

Nella Cappella Palatina è andato in scena “Vanvitelli all’opera” con Mariano Rigillo, Enzo Salomone, l’Orchestra del “Verdi” di Salerno e la partecipazione straordinaria del baritono Bruno de Simone. Lo spettacolo, trasmesso in diretta streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania, è online sui canali social della rassegna estiva di musica e danza

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L’intervista impossibile di Franco Zeffirelli a Luigi Vanvitelli ha inaugurato ieri sera l’VIII edizione di Un’Estate da RE. Nella suggestiva Cappella Palatina della Reggia di Caserta, progettata dal grande architetto, gli attori Mariano Rigillo ed Enzo Salomone hanno dato vita a “Vanvitelli all’Opera”, spettacolo inedito e fuori dall’ordinario, accompagnati dalle musiche settecentesche dell’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi di Salerno” diretta da Giuseppe Galiano, le voci soliste del sopranista Angelo Giordano, del tenore Lorenzo Martelli e della soprano Marilena Ruta, con la partecipazione straordinaria di Bruno de Simone. L’evento, trasmesso in live streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania, è tutt’ora visibile sui canali social di Un’Estate da RE (www.facebook.com/unestatedare).
Nell’anniversario della morte di Vanvitelli e nel centenario della nascita di Zeffirelli, Un’Estate da RE ha voluto onorare i due artisti nello stile delle famose “interviste impossibili” radiofoniche, «un omaggio doveroso al padrone di casa, visto il luogo in cui ci troviamo – ha ricordato l’autore del testo, Stefano Valanzuolo – che però usa la musica come angolo visuale per penetrare all’interno di questo mondo, svelando quei rapporti tra musica e architettura che non sono neanche poi così reconditi. Per movimentare il racconto e non renderla una conferenza “colta”, ho immaginato la formula dell’intervista impossibile, storico format radiofonico e poi letterario che movimenta l’azione creando un incontro surreale tra persone e artisti di epoche differenti, e una sorta di corto circuito che porta a situazioni paradossali e anche divertenti. Tutto ciò che abbiamo raccontato è vero e documentato dalle lettere di Vanvitelli e dalle interviste di Zeffirelli, l’altro protagonista di questo spettacolo nel centenario della sua nascita».
Il testo si è avvalso delle scelte musicali di Eugenio Ottieri, che selezionano negli ascolti proposti le grandi passioni musicali dell’illustre architetto nella Napoli dei suoi anni e hanno consentito al pubblico presente in sala (e a quanti hanno seguito l’evento in diretta streaming) di «entrare in una dimensione, un’atmosfera che si registrava in quell’epoca nei teatri – ha spiegato Ottieri – dal punto di vista del canto e delle musiche proposte, grazie ai giudizi dello straordinario architetto che ci hanno guidato nella scelta dei brani musicali. Abbiamo cercato di collegare a questa intervista impossibile uno sfondo sonoro che fosse in grado di sottolineare le sue passioni, rintracciando autori ed esecutori che facevano parte dell’immaginario dell’architetto che non era secondario alle sue passioni lavorative».
Artisti di epoche diverse uniti, in questo caso, dalla passione per il bello e per il teatro musicale. Vanvitelli e Zeffirelli hanno scambiato osservazioni, pettegolezzi, idee sui legami intriganti che collegano musica, scena e architettura, regalando aneddoti e notizie su un periodo storico rigoglioso. Il tutto su uno sfondo sonoro reso pertinente e affascinante dalla riproposta di brani a tema, riconducibili ad autori e titoli legati alla cultura musicale di matrice napoletana. «Un progetto originale che ha visto l’accostarsi insolito e inconsueto tra cantati lirici e attori, quasi a rompere quel concetto di compartimenti stagni tra interpreti dell’arte – ha dichiarato Bruno de Simone, prolifico interprete del genere con le sue ventidue opere del Settecento cantate –. Un progetto encomiabile che accende un faro sul Settecento napoletano operistico, un po’ troppo trascurato negli ultimi anni». 
«Ringrazio la Regione Campania che ha condiviso l’opportunità di aprire la rassegna di Un'Estate da Re di quest'anno con "Vanvitelli all'opera", il giusto tributo al Maestro – ha dichiarato Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta –. Attraverso l’escamotage di un'impossibile intervista dell’artista toscano Franco Zeffirelli, si sono riuscite a raccontare le vicende dell’uomo, le sue passioni e le sue sofferenze, ma anche la cultura dell’epoca che permea l’artista.  Un’occasione per avviare nuovi possibili percorsi di ricerca e comunicazione dell’incredibile ingegnoso autore della Meraviglia della Reggia di Caserta».
Nella Cappella Palatina si è quindi potuto assistere al ritratto di un architetto visionario e geniale quale fu Vanvitelli, «un omaggio “necessario” – ha sottolineato Pantaleone Annunziata, Amministratore unico della Scabec – con cui apriamo l’ottava edizione di Un’Estate da RE, che vede la Regione Campania protagonista di una serie di importanti eventi che interessano la città di Caserta e che richiamano pubblico e turisti da tutta Italia. Dopo questa anteprima, ci prepariamo a ospitare nei cortili della Reggia grandi artisti internazionali».
Un’Estate da RE – rassegna programmata e finanziata dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020), organizzata e promossa dalla Scabec in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno, con la direzione artistica del Maestro Antonio Marzullo – tornerà infatti sabato 22 luglio alle ore 21.00 con il Gala Roberto Bolle and Friends prodotto da ARTEDANZASRL, il 24 e 25 luglio con doppio concerto di Zucchero “Sugar” Fornaciari e il 3 agosto con Plácido Domingo e altre grandi stelle internazionali della musica.





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