Taurasi Pago dei Fusi Docg 2012, ultima annata in produzione di Terredora, incassa il doppio oro dal Giappone.

foto Annibale Discepolo


Taurasi Pago dei Fusi Docg 2012, ultima annata in produzione di Terredora, incassa il doppio oro dal Giappone. Il destino nel nome, quello della nota e prestigiosa azienda di Montefusco  

che si aggiudica la doppia gold medalall’ottava edizione del Sakura Japan Women’sWine conferitole da una giuria tutta al femminile di esperte del settore vitivinicolo. Questo millesimo aveva già ottenuto anche un altro prestigioso riconoscimento nel novembre 2020: i 94 punti dall’autorevole sito JamesSuckling.com che aveva premiato con dieci ottimi punteggi oltre i 90 punti altrettanti vini di Terredora. Questo elegante quanto potente Taurasi, premiato insieme all’altrettanto portentoso Taurasi Fatica Contadina docg2014 ed al Lacryma Christi del Vesuvio bianco doc 2019, proviene è ottenuto da uva Aglianico in purezza raccolta a mano, allevata nei vigneti di proprietà della famiglia di Walter Mastroberardino in quel di Pietradefusi. La macerazione sulle bucce dura dodici giorni ad una temperatura di ventotto gradi. Il vino, a fermentazione avvenuta, viene quindi fatto maturare in barriques di rovere francese per quattordici mesi per poi continuare l’affinamento in bottiglia per almeno due anni. Le sue caratteristiche organolettiche denunciano un colore rubino intenso, un bouquet ampio e complesso che regala aromi di ciliegia matura, sentori di spezie dolci, prugna, tabacco, pepe, catrame. Pago dei Fusi che con i millesimi precedenti ha incontrato un grande successo sui mercati internazionali, soprattutto quello americano. Le bottiglie prodotte per il 2012 e per l’anno precedente sono state tredicimila: Il gusto è pieno, morbido e vellutato al palato; presenta tannini dolci ed eleganti, lunghe note di frutta. Il fattore determinante e vincente per la maturazione lenta dell’Aglianico, è dovuta dall’altitudine delle pendici su cui crescono le uve. Una delle grandi sfide del Taurasi è proprio l’equilibrio tra acidità, tannicità; fondamentali anche i tempi di raccolta delle uve circa la maturazione del prodotto il cui finale è speziato. La notevole struttura promette una longevità che sarebbe decisamente interessante testare tra una decina di anni. 

 Annibale Discepolo

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