Nasce a Procida la casa famiglia per 6 donne con disturbi psichici di bassa intensità per tornare a vivere sulla Isola




Napoli. Quella dell'8 marzo è tradizionalmente considerata la giornata per eccellenza in cui festeggiare le donne, la giornata durante la quale fare loro gli auguri. Ma forse l'augurio migliore che si possa fare a una qualsiasi donna è quello di non sentirsi mai discriminata, penalizzata o giudicata. Nel giorno della festa della donna nasce a Procida la casa famiglia per donne con disturbi psichici, per iniziativa della ASL Napoli 2 e del comune isolano: apre oggi i battenti il gruppo appartamento “Un sorriso dal mare”, una nuova casa famiglia che consentirà a sei donne con disturbi psichici di bassa intensità, alcune delle quali ospitate in strutture della terraferma, di tornare a vivere a Procida. Le risorse per l’iniziativa provengono dai Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali in cui ciascuno degli ospiti della casa è incluso. “Il ritorno nelle comunità di origine dei pazienti affetti da disagio psichico è un momento importante e delicato – dice Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – Siamo certi che la cultura dell’accoglienza dei procidani aiuterà le ospiti della casa ‘Un sorriso dal mare’ a costruirsi una nuova autonomia nella gestione quotidiana.” Per Agostino Riitano, direttore di Procida 2022, “ancora una volta, in linea con il percorso che ci ha condotti a essere nominati Capitale italiana della Cultura, Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale” . Le ospiti di “Un sorriso dal mare” saranno accompagnate nel loro percorso da un’equipe di psichiatri, psicologi e assistenti sociali dell’ASL Napoli 2 Nord e del Comune di Procida. “La casa famiglia – spiegano Pasquale Arcamone, direttore facente funzione dell’Unità operativa complessa salute mentale di Ischia e Procida, ed Erminia Della Corte, tecnica della riabilitazione psichiatrica – sarà autogestita: le ospiti, con l’ausilio delle operatrici, cureranno i propri spazi di vita personale e collettivi, prepareranno i pasti, faranno la spesa e svolgeranno attività laboratoriali che tengano conto di attitudini ed inclinazioni personali”.

Commenti