Trianon Viviani, gli appuntamenti della settimana





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direzione artistica Marisa Laurito

Trianon Viviani, gli appuntamenti della settimana

Venerdì 5 maggio, Lalla Esposito debutta con gli Ondanueve string quartet in “La canzone teatrale” di Paolo Coletta

Sabato 6, l’irripetibile one man show di Stefano Bollani in “Piano solo

Venerdì 5, alle 21Lalla Esposito debutta in prima assoluta, con l’Ondanueve string quartet, in “La canzone teatrale”, un concerto per voce e  oluta, con l’Ondanueve string quartet, in “La canzone teatrale”, un concerto per voce e quartetto d’archi che nasce dalla collaborazione tra la cantante e attrice e l’autore, regista e musicista Paolo Coletta.

Sabato 6, alle 21, in data unica a Napoli, il one man show di Stefano Bollani, in concerto con “Piano solo”, un omaggio all’arte dell’improvvisazione.

Informazioni sul sito istituzionale teatrotrianon.org.

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663.

Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020) e il patrocinio di Rai Campania.

Lalla Esposito in “La canzone teatrale”, concerto per voce e quartetto d’archi con Ondanueve string quartet, scritto e diretto da Paolo Coletta – venerdì 5 maggio, ore 21

Debutta al Trianon Viviani, in prima assoluta, il nuovo incontro tra Lalla Esposito Paolo Coletta.

La cantante-attrice, una delle più autorevoli interpreti di Teatro musicale del nostro Paese, che ha accolto la lezione di alcune iconiche attrici-cantanti del Novecento (Milly, Marina e Angela Pagano, Milva, Gabriella Ferri), ritrova l’autore, regista e musicista nello spettacolo “La canzone teatrale”, dopo aver collaborato per anni in numerose produzioni di teatro musicale italiano e internazionale.

Con la partecipazione dell’Ondanueve string quartet, offrono un piccolo catalogo di ciò che rende una canzone “teatrale” e di quel che può far sì che una canzone qualsiasi lo diventi.

«Un’aria d’opera, un recitativo, una romanza, un song brechtiano, un canto di Viviani o una canzone di Broadway – spiega Coletta – sono accomunati dal fatto di essere scritti per essere eseguiti all’interno di una determinata azione drammaturgica, che sia un melodramma, un musical, un’operetta, una commedia musicale. Ma “teatrale” può diventare anche una composizione fatta di parole e musica nient’affatto pensata per la scena: succede quando chi la interpreta decide di trasformare l’emozione di quel pezzo in azione. Azione scenica, appunto».

«Viceversa, può verificarsi il percorso inverso – prosegue l’Autore –: e cioè che una canzone scritta originariamente per uno spettacolo teatrale diventi uno standard jazz o semplicemente migri verso l’infinito repertorio della musica popolare».

Per Coletta «la canzone teatrale non è una forma, né tanto meno un genere. La teatralità probabilmente rappresenta una modalità, un’attitudine, uno sguardo. Innanzitutto dell’interprete, che, nel momento in cui decide di affrontarne l’esecuzione, si assume di fatto la responsabilità e la disponibilità a riscrivere quel pezzo».

Lo spettacolo è prodotto da Leocadia.


Stefano Bollani in concerto con “Piano solo” – sabato 6 maggio, ore 21, data unica a Napoli

In “Piano solo” Stefano Bollani omaggia l’arte dell’improvvisazione.

Più che un tradizionale concerto al pianoforte, la serata si presenta come un “one man show” irripetibile, in cui tutto può accadere: un viaggio a perdifiato, attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani, in cui non esiste alcuna scaletta né programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani.

Dall’omaggio alla tradizione musicale partenopea, si può passare così dalle composizioni dello stesso Bollani a Carosone, dal jazz ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta, un flusso musicale, in cui si mescolano il riso e l’emozione.

Alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis: Bollani annoterà diligentemente le richieste per poi eseguire un medley imprevedibile all’insegna del virtuosismo e dell’irriverenza.

Prodotto da Mauro Diazzi, lo spettacolo è in data unica a Napoli.

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