Quando la passione e la qualità concedono il bis, con il maestro pizzaiolo Gennaro Luciano e l'artigiano della norcineria Paolo Magrelli, in onore delle farine Polselli



L'Azienda Polselli, per il terzo incontro ci porta all'Antica Pizzeria Port'Alba regno di Gennaro  Luciano con ospite il maestro artigiano di norcineria Paolo Magrelli.
Questi appuntamenti sono organizzati dalla Azienda Polselli, oggi leader nella produzione di farine di qualità per la produzione di pane, dolci e pizza. Con quasi un secolo di esperienza, l'azienda Polselli ė giunta alla terza generazione con l'imprenditore Emiliano Polselli. L'iniziativa é promossa dall'Associazione Verace Pizza Napoletana(AVPN). La serata è stata condotta come gli altri incontri dalla dinamica giornalista Antonella D'Avanzo  che ha presentato agli invitati l'ospite della serata,  Paolo Magrelli, maestro artigiano di norcineria, che ci ha guidato all'assaggio di  salumi da lui selezionati: il prosciutto crudo di Norcia con una stagionatura di 30 mesi,  il capicollo e la tagliata di porchetta, apprezzandone la sublimità, accompagnati dallo champagne La Cuvèe Brut Laurent-Perrier.
Avvio quindi alle pizze del maestro pizzaiolo Gennaro Luciano, due classiche:  alici e pomodoro del piennolo e la seconda, "Don Salvatore",  con provola, scarola,  pecorino e olive, chiamata così  in omaggio al fratello scomparso recentemente.
Si prosegue con un ripieno innovativo nella forma e nel contenuto : "sole nella luna", con provola, ricotta di bufala, pancetta, pecorino  e pomodorino giallo. Il tutto accompagnato dal Fiano di Avellino di cantine Terradora.

Il Maestro di norcineria Paolo Magrelli
Il maestro pizzaiolo Gennaro Luciani
La pizza con pomodorino , fiordilatte di agerola e alici fresche

il ripieno, il sole nella luna

 La pizza Don Salvatore
La porchetta di Ariccia scelta dal maestro di norcineria Paolo Magrelli
Gennaro Luciano con gli amici pizzaioli Enrico e Carlo Alberto Lombardi



L' imprenditore Emiliano Polselli con il padre, e i collaboratori dell'Azienda 
Gennaro Luciano con gli amici pizzaioli, Salvatore Di Matteo,  Enrico e Carlo Albero Lombari e il giornalista Giuseppe Giorgio




Dulcis in fundo: le tre spettacolari  torte del pasticciere Mario Di Costanzo, che ha pasticceria a Piazza Cavour, "Confetto" streusel alle mandorle, cremoso alle fave tonka, frutti rossi e crema al confetto bianco; "Darquoise al cocco", biscotto croccante al cocco, cioccolato bianco,  conflit all'ananas e lime, crema chantilly al cioccolato bianco e vaniglia Madagascar, glassa al limone; "Sette meraviglie", pan  di spagna, croccante alla nocciola, bavarese alla nocciola, mousse al cioccolato fondentee e sfoglia di cioccolato.






























Un  po' di storia della pizzeria, raccontata dal maestro pizzaiolo Gennaro Luciano:- questa è la più antica pizzeria di Napoli.
 Nel 700 la città era circondata da mura, a cui si accedeva attraverso cinque porte, la porta principale era quella del decumano maggiore , al limite della pizzeria chiamata poi Port'Alba. 
Nasce nel 1738 come laboratorio di  pizzeria dove andavano a rifornirsi venditori ambulanti di "pizze pomodoro mozzarella e basilico"( a quei tempi senza nome), che venivano vendute per strada e mantenute al caldo in stufe di rame. Molto apprezzata dai Borboni, nel 1889 prendera' il nome di Margherita in onore della regina. Nel 1830,  data della fondazione, il laboratorio diventa pizzeria-osteria con i tavoli, sedie e piano superiore, ubicata  sotto la cosiddetta "Porta delle Sciuscelle" (o Porta delle carrube") eretta al tempo del Vicere' Antonilo  Alvarez de Toledo, Duca d'Alba, (cui deve il suo nome) e viene a trovarsi tra la storica e bellissima via Costantinopoli  (via degli antiquari) ed il conservatorio musicale, nel centro culturale della citta'. 
Essa divenne ritrovo di artisti e scrittori famosi. Tra i suoi frequentatori : Re Ferdinando di Borbone, Francesco Crispi, Antonio Cardarelli, Benedetto Croce, Gabriele D'annunzio, Salvatore di Giacomo, Giuseppe Moscato, il medico divenuto Santo, che andava al liceo classico Vittorio Emanuele, in via San Sebastiano e all'uscita da scuola veniva a mangiarsi la pizza a portafoglio. Altri  clienti celebri,  Eduardo De Filippo, Totò, Scarfoglio e tanti artisti, tra cui il cantautore napoletano scomparso Pino Daniele che assieme a Tullio De Piscopo a uno dei tavoli della pizzeria iniziò la stesura di un album "Terra mia". Mi incuriosisce una foto d'epoca con una insegna con scritto "Pizzeria Port'Alba"  e sotto,"Succursale" e Gennaro chiarisce subito:- alla fine del 800, la pizzeria aprì anche una succursale, un franchising dell'epoca, a Piazza Dante, dove adesso c'è il caffè Messico -.

Questo terzo incontro è stato divertente, allegro, abbiamo cantato le canzoni classiche napoletane e quelle più amate di Pino Daniele, con la posteggia del maestro Cristiano Vollaro, e come dice un mio amico, basta una canzone, e Napoli diventa palcoscenico. 


Antica Pizzeria Port'Alba
Via Port' Alba 18 Napoli
tel 081 459713

Pasticceria Mario e Umberto Di Costanzo
Piazza Cavour,  Napoli






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