Guida MICHELIN Italia 2024: tutte le nuove stelle campane
3 STELLE QUATTRO PASSI
Nella sfera più alta dell’empireo arriva Quattro Passi, Nerano, Napoli, (NA).
Tornano a splendere le tre Stelle MICHELIN anche in Campania, a Nerano, dove la penisola sorrentina si assottiglia puntando verso Capri, trovando il tempo di rallentare la corsa per creare una delle baie più romantiche della costa. In quest’angolo di paradiso il Quattro Passi aprì 40 anni fa: la conquista delle due stelle fu opera dello chef Tonino Mellino che da qualche anno ha ceduto il timone al giovane figlio Fabrizio, continuatore con il fratello Raffaele (saggio maitre e sommelier) del lavoro avviato quarant’anni fa dal papà Tonino e dalla mamma Rita Vinaccia, ancora presentissimi nel locale, che ha compiuto l’ultimo passo per entrare nell’olimpo della ristorazione mondiale. Il suo tocco ha elevato la cucina campana e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità. Tra i piatti che hanno colpito gli ispettori le linguine alla Nerano, fusillone ai ricci di mare, l’agnello Laticauda e la pasticceria salata: si passa dalla tradizione alla modernità senza mai perdere la via del puro gusto attraverso il rispetto degli ingredienti e la perfezione delle cotture.
Ma a prendersi la scena anche il giovanissimo Maicol Izzo, chef di Piazzetta Milù di Castellammare di Stabia. Che, non solo ha ricevuto il premio Young Chef Award come migliore giovane chef, ma ha anche incrementato il posizionamento del locale di famiglia, passando da una a due stelle. Stesso exploit anche per Domenico Candela che porta il secondo “macaron” in dote al George del Grand Hotel Parker’s di Napoli.
2 STELLE PIAZZETTA MILÙ
Piazzetta Milù, chef Maicol Izzo, Castellammare di Stabia (NA)
Nella più autentica tradizione familiare, Piazzetta Milù è passata dalle mani dei genitori a quelle dei figli, dalla pizzeria all’attuale ristorante gourmet. Tre fratelli, due in sala, Valerio ed Emanuele e Maicol in cucina. Quest’ultimo un vero talento, audace nell’inseguire il suo sogno di una cucina personale che si snoda lungo un menu degustazione a sorpresa, dove trovare la Campania, ingredienti d’altrove e molta creatività. Una nota originale dello chef è quella di proporre un viaggio gastronomico che ruota intorno ad un ingrediente, giocando su accostamenti e tecniche di cottura che esaltano il gusto, come è capitato agli ispettori con il peperone nel menù estivo presentato dapprima come uno speck, glassato, e con la banana, per una tarte tatin memorabile. Queste caratteristiche sono state determinanti anche per l’assegnazione di un ulteriore riconoscimento: MICHELIN Special Award Young Chef 2024, offerta da Lavazza.
2 STELLE GEORGE RESTAURANT chef Domenico Candela, Napoli (NA)
Roof-garden del Grand Hotel Parker’s, da qui la vista domina Napoli e il suo Golfo come in una cartolina. Ma è il talento di Domenico Candela a rubare presto la scena: forte delle sue origini campane e delle esperienze francesi, il cuoco sposa queste due straordinarie scuole gastronomiche in creazioni contaminate, come il Soufflé alla nocciola, frutto della passione, gelato al caramello, dessert d’ispirazione francese con la nocciola a rappresentare il Belpaese.
Questi i numeri dell’edizione 2024: 33 novità di cui 26 una nuova stella Michelin; 5 nuovi ristoranti con 2 stelle (di cui due balzano da zero stelle a 2) e due nuovi ristoranti che si sono aggiudicati tre stelle. Il numero totale dei ristoranti stellati in Italia sale dunque a quota 395, dieci in più dello scorso anno.
Leopoldo Elefante, Crescenzo Scotti e Vincenzo Russo
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