VERTICALE STORICA CHIANTI CLASSICO BADIA A COLTIBUONO AL CIEDDI' PORTICI CON EMANUELA STUCCHI E MARINA ALAIMO




Verticale storica Chianti Classico Badia a Coltibuono al Cieddì Portici
Chianti Classico 2010 (in anteprima); 2009; 2006; 1999; annata storica 197

La produttrice Emanuela Stucchi e la giornalista Marina Alaimo
Gran parte della storia del Chianti Classico ha attraversato la tenuta di Badia a Coltibuono. 1000 anni di produzione vitivinicola rendono estremamente affascinanti i vini di questa azienda, ritenuta anche una delle migliori espressioni del territorio.

Piccoli cenni di storia: Badia a Coltibuono  ovvero" l'abbazia del buon raccolto" fu fondata dai monaci circa
mille  anni orsono, quale luogo di culto e meditazione. Nel 1051, i monaci dell'ordine di Vallombrosa costruirono questo monastero del buon raccolto, piantando le loro vigne in questa zona. Nel XV secolo Coltibuono ebbe un ulteriore sviluppo sotto il patronato di Lorenzo De' Medici.
 Tanti furono i mutamenti a Coltibuono  e nel 1810 fu ceduta attraverso una lotteria. e finalmente nel 1846 Michele Giuntini, banchiere fiorentino  antenato degli attuali proprietari ne entró in possesso. Sei generazioni si sono succedute fino ad oggi nella guida dei Coltibuono.


L’ex complesso monastico ha gran parte dei suoi vigneti terrazzati nella zona Monti, la più alta dell’areale, dove alleva sangiovese, canaiolo, ciliegiolo, colorino nella piena convinzione di preservarela biodiversità locale. Si è scelto di puntare ad un Chianti Classico molto autentico, esprimendo in pienezza la sua eleganza, profondità e piacevolezza nell’abbinamento con il cibo. Oggi la proprietà è della famiglia Stucchi che da sempre ha creduto nella produzione biologica e in tecniche sostenibili nel rispetto della grande bellezza dei boschi che circondano la tenuta e dei suoi 800 ettari coltivati a oliveto e vigna. E’ stata una delle prime in Toscana a credere in una agricoltura sostenibile, esempio poi seguito ad effetto domino da molte altre fino a creare il Bio distretto del Chianti Storico, associazione con sede a Gaiole e presieduta da Roberto Stucchi. Da più di cinquant’anni a Badia a Coltibuono si fa cultura del territorio riservando grande attenzione all’accoglienza con i corsi di cucina, il ristorante e l’agriturismo, attività che attirano numerosissimi visitatori da tutto il mondo. Il loro Chianti è ritenuto una delle espressioni più alte ed autentiche.
Condotta dalla famiglia Stucchi Prinetti da oltre un secolo e mezzo, Badia a Coltibuono possiede 70 ettari di vigneti nella zona del Chianti. Una nuova generazione Emanuela e i fratelli Roberto e Paolo prosegue nell'opera intraprese dagli antenati. 

Il 24 aprile  è stata  organizzata una degustazione di questi grandi vini dal ristorante Cieddì a Portici, dove si è tenuta la verticale storica presentata dalla produttrice Emanuela Stucchi e con la giornalista wine&food Marina Alaimo. La produttrice ci parla con passione della sua azienda e di quanto importante lavoro ci sia alle spalle. Abbiamo conosciuto una imprenditrice con le radici ben salde ma con lo sguardo proiettato al futuro. 
Siamo poi passati alla degustazione dei vini:
una apertura di classe con il Chianti Classico dell'annata storica 1979, poi con le annate del 1999; 2006; 2009; e in anteprima quella del 2010. Devo dire che sono semplicemente ottimi. E' un crescendo di profumi e sapori, tutto ben equilibrato, in più bisogna parlare del Chianti che dal 2000 è prodotto secondo le norme dell'agricoltura biologica. 
Tutto ciò che ho assaggiato è stato semplicemente fantastico e mi collego alle parole ad Emanuela che dice che "il vino non si fa ovunque per fortuna, e neanche da chiunque".

Lo chef del Cieddì Nunzio Spagnuolo con la sua squadra

Poi il menù in abbinamento ai grandi vini , squisito , preparato dalla squadra di cucina del locale capitanata dallo chef Nunzio Spagnuolo. 
Come antipasto: carpaccio e tartara di manzo, con crudo di carciofi di Pertosa, asparagi, pecorino di Pienza, mandorle salate e papaccelle napoletane; a seguire un primo: 
raviolo di carne con salsa cacio e pepe, piselli e fave di stagione; poi un secondo: 
filetto di maiale in crosta di salsiccia nostrana con friarielli, millefoglie di patate, tarallo sugna e pepe, composta di mele annurca in salsa di Chianti classica;
finale con un dolce strepitoso: chioccolato che passione! Doveroso i ringraziamenti al Cieddì, il ristorante tra il mare e il vesuvio, che ci ha ospitati per la bella serata, e fare tanti complimenti per la fornitissima cantina con più di settecento etichette di vino, tra cui più di cinquanta di champagne, e oltre cento etichette di distillati. Bottiglie scelte con passione e competenza da Pietro D'Orsi e Gino Oliviero, patron e direttore del locale.

Carpaccio e tartara di manzo, con crudo di carciofi di Pertosa, asparagi, pecorino di Pienza, mandorle salate e papaccelle napoletane
Ravioli di carne con salsa cacio e pepe, piselli e fave

Filetto di maiale in crosta di salsicca nostrana con friarielli, millefoglie di patate, tarallo sugna e pepe composta di mele annurca e
salsa al chianti classico
Cioccolato che passione!



Il ristorante Cieddì si trova,  in Via Salvatore Pagliano 5, Portici Napoli
tel 081 775 25 02

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