Van Gogh Multimedia e la Stanza segreta




Van Gogh Multimedia   la Stanza segreta 

 

A Napoli dal 19 marzo al 26 giugno l’arte dall’Impressionismo alla Belle ÉpoqueIn mostra, a Palazzo Fondi, oltre 900 capolavori in formato digitale e originali di van Gogh, Bernard, Cézanne, Cormon, Gauguin, Mauve, Monticelli, Toulouse-Lautrec.

 

    Napoli, 18 marzo 2022 – Novecento dipinti in dieci anni. Tanta fu la febbrile produzione di Vincent van Gogh, che la grande mostra Van Gogh Multimedia e la Stanza segreta, ideata e prodotta da Navigare Srl e patrocinata dal Comune di Napoli,raccoglie nella sua interezza al Palazzo Fondi di Napoli dal 19 marzo al 26 giugno 2022. L’esposizione in formato digitalepresenta anche 1 opera originale di van Gogh insieme ad altre 11,anche esse originali e provenienti da collezioni private, di altri celebri artisti attivi nei decenni tra il periodo impressionista e la Belle ÉpoqueBernard, Cézanne, Cormon, Gauguin, Mauve, Monticelli, Toulouse-Lautrec, esposte nella sezione Stanza segreta, a cura di Vincenzo Sanfo per Diffusione Italia International Group.

 

Frutto di un importante lavoro di ricerca e di riproduzione ad alta tecnologia, la mostra curata da Giovanna Strano e Maria Rosso rappresenta un’occasione unica per conoscere da vicino l’intenso percorso artistico del Maestro olandese (1853-1890) eammirare i suoi capolavori presenti nei musei di Amsterdam, Londra, New York e Parigi, ma anche per entrare in contatto con la particolare sensibilità che segnò l’esistenza dell’artista morto suicida a soli 37 anni.

 

Nell’esposizione, in lingua italiana e inglese ed estesa in uno spazio di oltre 700 mq, l’opera di van Gogh è suddivisa per aree tematiche, mostrando al pubblico ritratti, paesaggi, autoritratti e nature morte, mentre nella Stanza segreta appaiono per la prima volta incisioni, acqueforti, acquerelli, dipinti a olio originali e rappresentativi di un ampio periodo, dalla seconda metà dell’800 al primo ventennio del ‘900.

   Particolarmente suggestiva è anche la riproduzione in dimensioni reali della celebre stanza da letto della casa gialla di Arles in Provenza, in cui l’artista visse per un breve ma significativo periodo tra il 1888 e il 1889, insieme ad una collezione di abiti artistici dedicati alle opere di van Gogh e facenti parte del progetto culturale Art Couture Sicily ideato dalla fashion art designer Gisella Scibona, attivamente impegnata nel settore, anche in favore di altri artisti.

La mostra, inoltre, ospita anche tre mosaici realizzati dai bambini della “Fondazione Bambini e Autismo Onlus di Pordenone, sul modello di altrettanti noti dipinti di van Gogh.



Van Gogh Multimedia 

    La notte stellata, I girasoli, La Stanza di Vincent ad Arles, Il ritratto del dottor Gachet, l’Autoritratto con orecchio bendato, il Campo di grano con corvi sono solo una minima parte dei numerosi capolavori di Vincent van Gogh raccolti e riprodotti in formato digitale, e alcuni in versione animata, nella mostra ideata e organizzata a Napoli dalla società Navigare Srl.

 

   Fruibile a tutte le età, la mostra propone un modo immediato e diretto per avvicinarsi all’arte del Maestro olandese e comprenderla, a prescindere dal personale livello di conoscenza della storia dell’arte. L’originale format ideato e prodotto dagli organizzatori, che unisce e intreccia percorso personale e percorso artistico di van Gogh con l’ausilio della multimedialità e della realtà virtuale, mira a coinvolgere emotivamente il visitatore e a mettere in contatto la sua sensibilità con la sensibilità spiccata eaccompagnata da problemi psichici del genio olandese

 

   La realtà virtuale, in questo senso, diventa strumento per compiere un viaggio sensoriale e totale all’interno di alcuni tra i più celebri dipinti dell’artista grazie anche all’ Oculus VR360 QHD 3D, con una tecnologia mai usata prima per nessuna mostra dedicata a van Gogh. Completamente immerso nella vivacità e densità cromatica e nelle pennellate veloci che contraddistinguono lo stile personale del pittore anticipatore dell’Espressionismo, il visitatore ha l’occasione di vivere in prima persona ciò che attraversava lo sguardo e le emozioni dell’artista.

 

   La sezione intitolata “Vincent: il lavoro dell’anima” con legrandi proiezioni di opere selezionate, associate ad una voce narrante che scandisce parte delle lettere di Vincent al fratello Theo, accompagna il visitatore attraverso percorsi di approfondimento delle grandi opere, ma soprattutto della sua personalità amante della coerenza, risoluta e determinata nel seguire solamente la propria legge interiore che scaturisce dall’umanità insita in ogni individuo.

Vincent van Gogh, pittore amatissimo dal grande pubblico, ha segnato nel cammino artistico dell’umanità una svolta decisiva verso la rilevanza del colore, l’estrapolazione della natura insita nella realtà, l’importanza della materialità della pennellata nell’insieme dell’opera d’arte.

    In questo spazio espositivo le immagini vengono proiettate ad alta risoluzione con l’impiego di 23 videoproiettori Sony VPL- PWZ10 / 5.000 lumens WXGA laser light source projector con una luminosità tale da far perdere la percezione del reale allo spettatore e facendolo immergere all’interno dell’opera con immagini, suoni e parole.

 

   La stupefacente esperienza virtuale non è l’unica originalità di questa mostra. La ricostruzione reale della stanza da letto di Arles, con i suoi pochi oggetti e dallo stile estremamente sobrio, conduce nel mondo quotidiano di van Gogh e in un periodo cruciale per la sua vita e la sua arte. Trasferitosi nel 1888 in Provenza, nel luminoso Sud della Francia, su suggerimento di Camille Pissarro eHenri de Toulouse-Lautrec, Vincent visse nella “casa gialla” di Place Lamartine e abitò i dintorni che lo ispirarono nella sua incessante ricerca del colore. Breve ma intenso, quel soggiorno segnato da un violento litigio con Paul Gauguin suo coinquilino fruttò anche la conoscenza e l’amicizia con lo psichiatra Gachet e, in seguito, il ricovero nella clinica di St. Remy. In quegli ultimi due anni, prima di togliersi la vita, Vincent dipinse molti dei suoivibranti capolavori, oggi tra le opere più apprezzate e quotate al mondo.

 

   Gli abiti riprodotti da Art Couture Sicily di Gisella Scibona sono, infine, una ulteriore particolarità dell’esposizione. L’artista siciliana, specializzata in progettazione e realizzazione di abiti d’epoca, espone la sua collezione di abiti impreziositi da tessuti stampati ispirati ai più famosi dipinti di van Gogh e alla biografiaVincent in love che Giovanna Strano, co-curatrice della mostra, gli ha dedicato.

 









 


Van Gogh Multimedia e la Stanza segreta propone un concept in cui il formato digitale delle opere si accompagna alla multimedialità e alla visione tridimensionale con la tecnologia dell’Oculus VR360 QHD, usata come strumento per avvicinare un più ampio pubblico all’arte. Una modalità già largamente sperimentata con successo dagli organizzatori con altre esposizioni e che trova con i dipinti di van Gogh la massima resa,come spiega il promoter della società Salvatore Lacagnina:

 

     Luso della multimedialità e della riproduzione digitale offregrandi opportunità nel campo della fruizione dell’arte. Inoltre, in particolare nel caso di van Gogh, la tecnologia di alta qualità consente di far risaltare l’uso del cromatismo che accende e rimanda a significati più profondi, più intensamente esistenziali, esattamente come nelle intenzioni dell’artista”.

 

    Van Gogh Multimedia e la Stanza segreta sarà visitabile tutti i giorni feriali (orari: 9.30 ‒ 20.30, costo biglietto 12 euro), sabato e festivi (9.30 ‒ 21.00, costo biglietto 14 euro)Costo biglietto Open: 15 euro; biglietto ridotto: 10 euro; ingresso scuole: 5 euro. Biglietteria presso Palazzo Fondi a via Medina 24, per informazioni www.vangoghmultimediaexperience.it 

 




     Di Paul Gauguin (1848-1903) la mostra propone 3 xilografie tahitiane (1894): Pape Moe, Tehura e SongeriesL’artista francese, per un periodo amico di van Gogh sino al leggendario quanto violento litigio ad Arles, instaurò una relazione profonda con la cultura polinesiana, tanto da trasferirsi definitivamente nella Polinesia francese nel 1895, prima a Tahiti e poi nelle Isole Marchesi. 

Una scelta di vita che si traduce, in campo artistico, in una vera e propria ricerca di autenticità volta all’antinaturalismo espressa negli oli su tela spesso di grandi dimensioni con un acceso cromatismo. 

 

    Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) è presente nella Stanza segreta con 3 litografieBabylone (1894), La Revue Blanche (1895), La Coiffure (1898).

Intenso e duraturo fu il rapporto di amicizia tra Vincent ed Henri. I due si conobbero nell’Atelier Cormon, insieme ad altri pittori. Di carattere chiuso, van Gogh non legò facilmente con tutti, ma con Toulouse-Lautrec instaurò un’amicizia esclusiva, condividendo anche molte idee, in particolare sull’importanza del ritratto nell’approfondire la realtà umana attraverso la pittura. Non a caso,Toulouse-Lautrec, proprio nel periodo di formazione presso la scuola di Cormon, realizzerà un ritratto di Vincent con la tecnica del pastello su carta oggi conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam. 

 

    Tra gli artisti più ammirati da van Gogh, anche il marsigliese di origini italiane Adolphe Joseph Thomas Monticelli (1824-1886).I fiori e i girasoli dell’artista olandese hanno molti debiti nei confronti di questo pittore poco conosciuto malgrado la grande originalità delle sue ricercheAppartenente alla generazione precedente a quella degli Impressionisti, non conobbe mai van Gogh, ma la sua tecnica pittorica influenzò tanto quella di van Gogh quanto quella di Matisse.

Artista piuttosto isolato, coltivò la predilezione per paesaggi e personaggi femminili, soprattutto eroine mitologiche, presenti anche nell’opera qui esposta Femmes dans une parc.

 

     L'olio su tela Infermiera in preghiera del 1914 è un’opera poco conosciuta di Fernand Cormon (1845-1924), maestro di van Gogh, di Toulouse-Lautrec, di Bernard, di Matisse e di molti altri artisti. Dedito soprattutto a soggetti legati alla Preistoria e a temi tipici invece dell’Orientalismo, si interessò anche alla pittura a tema religioso come nel caso dell’infermiera in preghiera per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il cui candido velo si staglia su un cielo plumbeo. Alcuni tra i suoi capolavori, tra cui Caino, furono ispirati ai poemi di Victor Hugo.

 

    Con il neo impressionista Émile Bernard (1868-1941) si chiude la preziosa galleria della Stanza segreta. Grande innovatoredella pittura europea, Émile Bernard è stato un vero e proprio riferimento per tutti gli artisti post-impressionisti, in particolar modo per van Gogh e per Gauguin che da lui erediterà un’estetica simbolista. Dopo un primo approccio alla tecnica puntinista di Seurat, Bernard si dedicherà al sintetismo sperimentando la tecnica del cloisonnisme: colori intensi racchiusi in nette linee di contorno nere che rimandano al filo di piombo delle vetrate medievali. Gettò quindi le basi per una nuova arte lontana dal ritrarre meticolosamente la realtà, come fino ad allora in uso tra gli Impressionisti.

    L’opera esposta, l’olio su cartone La Veneziana (1929), raffigura una delle donne della città veneta ritratte dal pittore negli anni ’20, con uno stile più accademico che si allontana dalle sue precedenti sperimentazioni, influenzato dai numerosi viaggi in Italia e dallo studio del Rinascimento.

 

 

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          Rif. Fabrizio Kühne – Mob. (+39) 339 83 83 413 Brunella Bianchi – Mob. (+39) 331 26 30 029

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