Gli orologi del Palazzo Reale di Napoli in mostra al Tarì
Napoli, 9 ottobre 2025
Delle “macchine del tempo” esposte, tre sono state sottoposte a restauro conservativo,sponsorizzato dal Tarì, nei laboratori del Palazzo Reale, eseguito da Antea restauri per le casse esterne e dal maestro orologiaio Diego Ferventino per il meccanismo interno, con il coordinamento del progetto di Ilaria La Volla, funzionaria restauratrice conservatrice in collaborazione con l’ufficio mostre di Palazzo Reale.
Sarà possibile ammirare i tre orologi in mostra, funzionanti e restaurati, che dalla prossima settimana rientreranno al Palazzo Reale: Il Tempo e la Storia, normalmente esposto nella Galleria del museo, l’orologio stile Luigi XVI, posizionato in uno dei Saloni della Regina, e l’orologio con Giulio Cesare”, che trova la sua collocazione nella sala del Trono.
All’interno dell’esposizione viene documentato e raccontato il processo di restauro attraverso video per mostrare al pubblico la delicatezza, la complessità e il valore di questo intervento. I video illustrano il museo e i singoli manufatti: immagini e contenuti di carattere storico, immergeranno lo spettatore nella bellezza, nella storia e nell’unicità di ogni singolo capolavoro.
Arricchiscono l’esposizione del Tarì l’orologioGiovanni II e Filippo l’ardito, che nell’appartamento reale è posizionato nella sala dell’Oratorio di Maria Cristina di Savoia, un orologio da taschino in oro e smalto con brillanti, piccolo scrigno di dettagli preziosi e tre gioielli unici: un anello con rubini, diamanti e smeraldi, una spilla con diamanti e una collana in oro, corallo e turchese, che narrano storie di eleganza e passione artigiana, tutti esposti in bacheca in una delle retrostanze del percorso di visita del museo.
Un’occasione per riscoprire il valore culturale, tecnico e simbolico di questi oggetti, testimonianza viva del tempo e delle corti borboniche. Una mostra che propone un viaggio attraverso il tempo, unendo all’esposizione degli orologi esperienze formative, incontri culturali, momenti di trasmissione del sapere e interpretazioni artistiche contemporanee.
Sabato 11
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