Continua il tour de L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo




Continua il tour de L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo

Dal Bellaria Film Festival all'Est Film Festival di Montefiascone (VT) passando per Bologna, Perugia e Pisa



Dopo essere stato in cinquina dei David di Donatello per il Miglior Documentario - Premio Cecilia Mangini, continua il tour nei festival e nei cinema italiani de L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo (2024, 93'). Il film, in programma alla 43a edizione del Bellaria Film Festival è stato proiettato al Palazzo del Turismo, alla presenza della regista, domenica 11 maggio alle 15:00, accompagnato - come spesso accade nel tour del film – dal lungometraggio Il Resto di Niente, in programma sabato 10 maggio alle 15:30. I film sono stati presentati nella sezione Le avventurose, dedicata a registe, premiate negli anni dal Bellaria Film Festival, che hanno saputo in maniera diversa portare avanti istanze e percorsi artistici differenti facendo dell’indipendenza una ricchezza espressiva.



Tra le prossime proiezioni, la prima assoluta del film a Bolognamercoledì 14 maggio al cinema Modernissimo, alla presenza della regista, accompagnata – giovedì 15 maggio alle 17:45 – dalla proiezione de Il Resto di Niente.  Sempre giovedì 15 maggio il film sarà proiettato in concorso all'Est Film Festival di Montefiascone (Viterbo), al Multisala Gallery, alla presenza della regista. Venerdì 16 maggio Antonietta De Lillo presenterà la proiezione al cinema PostModernissimo di Perugia alle ore 19:00 e lunedì 19 e martedì 20 maggio il film approda al cinema Arsenale di Pisa.

Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane, in collaborazione con Isola di Edipo, sceneggiato dalla stessa regista con Laura Sabatino e in collaborazione con Alice Mariani è prodotto da Marechiarofilm con il contributo del Mic, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania, il film ha avuto un’ottima accoglienza. Dopo l'anteprima veneziana, le proiezioni in tutta Italia e in numerosi festival, tra cui il Festival dei Circoli del Cinema di Messina, dove ha vinto il premio come Miglior Documentario Italiano sul cinema e il Primo Piano sull'Autore - Pianeta Donna, dove è stato insignito del Premio Miglior Regia Docufilm, oltre alla candidatura candidato come Miglior Documentario Internazionale ai Fabrique du Cinéma Awards.

 

Interpretato dalla stessa Antonietta De Lillo e da Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi, il film è un autoritratto, ironico e mai autoreferenziale, che si interroga sul malfunzionamento del sistema cinema che, oggi come non mai, è sotto osservazione per le sue disfunzioni ormai sotto gli occhi di tutti. L'occhio della gallina non si rivolge solo a chi il cinema lo fa, ma vuole parlare a tutti e mettere in evidenza come la cultura dell'arroganza del potere colpisce in qualsiasi campo invitandoci a non rinunciare al nostro diritto di critica. Nel racconto di Antonietta De Lillo, una storia di violenza e isolamento che non ha eguali nel nostro cinema. Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro in grado di consacrarla al grande pubblico, un’eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista, relegandola ai margini del sistema – cinema e impedendole così di realizzare un nuovo film di finzione. Attraverso la forma dell’autoritratto, il film ripercorre in maniera libera la vita e la carriera della protagonista, alle soglie dei 40 anni dal suo primo film.

 

Ho fatto questo film – dichiara Antonietta De Lillo per necessità, e dalla prima veneziana ad oggi abbiamo già fatto un lungo viaggio che continua senza sosta. Per quanto riguarda i David di Donatello, è stata la migliore sconfitta possibile; credo infatti che sia stato giusto premiare 'Lirica Ucraina' di Francesca Mannocchi, una donna che rischia la propria vita per seguire la vocazione di essere una testimone sensibile e attenta delle orribili atrocità che succedono lontano dai nostri occhi. 'L'occhio della gallina', al contrario, riflette su violenze che succedono vicino a noi e troppo spesso sono taciute. Insomma, mi accontento della nomination, per un film così scomodo come è il mio, e sono grata di aver potuto partecipare a questa celebrazione del cinema italiano che ha evidenziato il bisogno di importanti cambiamenti che gli permettano di svolgere appieno la sua funzione culturale, oggi più necessaria che mai”.

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