PINO DANIELE. SPIRITUAL un’inedita esposizione dedicata al cantautore
PINO DANIELE. SPIRITUAL
un’inedita esposizione dedicata al cantautore
“Io non mi sento niente.
Non sono niente.
Sono la mia musica”
Pino Daniele
Nel panorama dei grandi cantautori e delle eccellenze artistiche del nostro Paese, Pino Daniele rappresenta uno dei protagonisti indiscussi. In occasione del decimo anniversario della sua scomparsa e del settantesimo compleanno mi sembrava doveroso dedicargli un omaggio nella sua amata Napoli - culla in cui si è formata la sua voce destinata a risuonare ovunque - per poi proseguire a Roma.
Pino Daniele è indiscutibilmente uno dei figli più illustri di Napoli; la sua creatività e la sua passione hanno trasformato la città in un faro di ispirazione artistica. Le sue origini umili e le radici profondamente intrecciate con il tessuto culturale napoletano hanno alimentato la sua arte, rendendo ogni composizione un autentico omaggio alla vitalità e alla storia di questa terra.
Nel mio lungo percorso professionale, ho avuto la fortuna e l’opportunità di confrontarmi con personaggi e realtà che mi hanno permesso di immergermi in contesti estremamente variegati. In ogni incontro, mi sono avvicinato con attenzione e curiosità, con l’intento di scoprire nuove e originali chiavi di lettura capaci di svelare mondi complessi, ma indubbiamente affascinanti.
In tal senso, tra le esperienze più significative, ricordo con orgoglio la collaborazione con Nicoletta Mantovani Pavarotti in occasione della splendida e unica mostra realizzata al Complesso Monumentale del Vittoriano, nonché il lavoro svolto insieme agli eredi di Lucio Dalla per un percorso espositivo che lo ha raccontato in quattro grandi città italiane.
L’omaggio a Pino Daniele, al quale tengo profondamente, rappresenta per me la testimonianza preziosa di una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia musicale italiana. In questo percorso di approfondimento e conoscenza, sono stato accompagnato dalla grande professionalità di Alessandro Daniele, punto di riferimento della Fondazione Pino Daniele e figlio dell’artista, il cui contributo è stato essenziale per la buona riuscita della progettualità.
Come diceva Pino Daniele “La musica aiuta a vivere”. Queste parole, semplici eppure così profonde, racchiudono la sua convinzione che la musica sia un balsamo per l’anima, capace di dare forza nei momenti difficili e di unire le persone al di là di ogni barriera. Per lui, la musica non era soltanto un’arte, ma un linguaggio universale in grado di raccontare le gioie, le sofferenze e le speranze di intere generazioni. Con ogni nota e ogni parola, egli trasmetteva un messaggio di resilienza e di amore per la vita, invitando chi ascoltava a ritrovare in essa il coraggio di andare avanti.
La sua capacità di fondere tradizione e innovazione ha aperto nuove prospettive, trasformando il panorama musicale italiano e mostrando come, attraverso le melodie, si possa creare un ponte tra culture diverse e superare i confini del quotidiano. In questo senso, il suo lascito va ben oltre la musica: è un invito a vivere con passione, a credere nel potere del suono per cambiare il mondo e a riconoscere in ogni accordo la scintilla che illumina la nostra esistenza.
Questa ricca esposizione vuole trasmettere alla collettività il patrimonio artistico e morale di Pino Daniele, con l’obiettivo di far conoscere la sua figura alle nuove generazioni, affinché possano trarre ispirazione dal suo impegno, la sua coerenza, l’ineguagliabile talento e la genialità. L’esposizione offre numerosi inediti e narrazioni, capaci di far emergere da un lato l’uomo e le sue radici, dall’altro il suo straordinario percorso artistico, arricchito dalle collaborazioni con incredibili talenti del panorama musicale nazionale e internazionale che lo hanno sempre amato e sostenuto.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Ministero della Cultura, che ha accolto con entusiasmo la proposta espositiva mettendo a disposizione la prestigiosa sede di Palazzo Reale, nonché alla Direttrice delegata di Palazzo Reale, Paola Ricciardi. Un sincero grazie va, inoltre, alla Regione Campania, al Comune di Napoli e alla RAI, il cui prezioso supporto ha reso possibile la realizzazione di questo importante omaggio.
Alessandro Nicosia
Curatore della mostra
Mio padre ha sempre guardato avanti, non cercava riconoscimenti o celebrazioni, non amava mettersi in vetrina, specchiarsi nel passato ed esaltare ciò che aveva costruito. Per lui contava l'oggi, il presente, farlo con uno sguardo al futuro, su quello che restava da fare, da creare, da condividere. Aveva la consapevolezza dell'importanza delle proprie radici, di avere un'identità, un'integrità, una dignità, delle basi solide su cui costruire certezze attraverso la cultura.
Credeva nella forza della condivisione e nel valore dei legami umani, anche se spesso si chiudeva in una dimensione chiamata solitudine, che oserei dire essere un luogo comune, “spirituale” e fondamentale nel quale ritrovarsi, anche insieme agli altri, per rafforzare il concetto di comunità.
Oggi, con la Fondazione che porta il suo nome, celebriamo il suo percorso artistico ed umano, non di certo per fermarci nel ricordo, ma per trasformarlo in un ponte verso il futuro. Ogni iniziativa realizzata ritrova una sintonia con la sua visione: stimolare l'animo delle persone, aiutare i più fragili e lanciare dei messaggi per l'innovazione e il rinnovamento culturale del nostro Paese e della comunità in genere, attraverso una staffetta multigenerazionale.
Guardiamo indietro non per nostalgia, ma per innovare, per dare un senso al presente e tracciare nuove strade, proprio come ha fatto lui con la sua musica, che oggi è ancora viva e continua a entrare nella vita delle persone, insieme ai suoi sentimenti e alle sue emozioni.
Questa mostra, come tutte le iniziative del progetto "70/10 Anniversary", nasce con questo incipit, per continuare a far vivere il suo messaggio e la sua eredità artistica e umana.
Alessandro Daniele
Dora Chiariello con Alessandro Daniele
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