“49 Carneria Campana”, la steak house che mancava





“49 Carneria Campana”, la steak house che mancava

 

La carne e le selezioni di Trippicella al centro di un progetto enogastronomico che ama l’innovazione non tralasciando la ricerca dei sapori d’un tempo

 

Quando il panaro della tombola napoletana consegna il 49 sentirete urlare: “'O piezz' 'e carne”. Ed è da questa suggestione che nasce il nome della steak house 49 Carneria Campana in via Nazionale Torrette 243 a Mercogliano, in provincia di Avellino.

 

Alla guida di questo regno della carne c’è Antonio Di Sienoin arte “Trippicella”, quarta generazione di una famiglia di macellai a Madonna dell'Arco, che mette del suo in ogni piatto in un menù che propone un mix tra tradizione e innovazione, con predilezione di tagli pregiati che vanno dall’Angus americano al Kobe giapponese, dalla Manzetta prussiana alla Marchigiana

 

Ai fornelli lo chef Nello Pintogiovane promessa torrese, che propone primi della tradizione come la genovese, il ragù e il soffrittoma anche piatti dall’accento gourmet come il risotto con estratto di barbabietola, fonduta di erborinato e croccante di patanegra, il fusillone con funghi porcini, ristretto di manzo e aria al pecorino, e l’agnello in crosta di erbette di campo, zucca infornata e jus d’agnello alla liquirizia.

 

C’è l’imbarazzo della scelta tra gli antipasti. Si può optare per una tartarre di fassona con pomata di alici del cantabrico, cucunci, corallo di liquirizia e sfere di Yuzu, oppure per l’uovo di Paolo Parisi in pane panko, crema di topinanbur, patate viola e caviale di tartufo, ma anche puntare sulla crema di castagna con crumble di porcini, tartufo e nocciole, solo per citarne alcuni.




Ampia la selezione di salumi e formaggi da tutto il mondo, ma anche a chilometro zero, dal blue stilton inglese al Malto d’orzo e Whisky di Beppino Occelli al Moliterno al tartufo. Così come vasta è la gamma di prosciutti dal culatello di Zibello al Pata Negra Joselitofino al Nero dei Nebrodi e quelli homemade selezione Trippicella, e ancora salami, salsicce secche e forti, ventresca, pancetta arrotolata, spianata calabra, e l’immancabile capocollo.

 

Una dettagliata carta dei vini esclusivamente italiani conta quasi 200 etichette tra rossi e bianchi, con forte propensione al territorio, d’altronde siamo nel cuore del Fiano e del Taurasi, senza tralasciare grandi spumanti come Franciacorta, Trento doc, Prosecco.

 

Il tutto in un locale in stile rustico sviluppato su due piani, dotato anche di un’area giochi per bambini e di un parcheggio privato. Per info e prenotazioni 0825 551214 oppure 350 9100178.

 

 

UFFICIO STAMPA STUDIO SAVOIA

Alessandro Savoia +39 328 915 9817
Nicola D’Auria +39 328 137 0810
info@alessandrosavoia.it

 

 

 

 

MENU DEGUSTAZIONE
(7 dicembre 2021)

 

Benvenuto dello chef

 

ANTIPASTO

Tartare di fassona con pomata di alici del cantabrico, cucunci, corallo di liquirizia e sfere di Yuzu

Uovo (Paolo Parisi) fritto in pane panko, crema di topinanbur, patate viola e caviale di tartufo

Crema di castagna con crumble di porcini, tartufo e nocciole

 

PRIMI

Risotto con estratto di barbabietola, fonduta di erborinato e croccante di patanegra

Fusillone con funghi porcini, ristretto di manzo e aria al pecorino

 

SECONDO

Agnello in crosta di erbette di campo, zucca infornata e jus d’agnello alla liquirizia

 

DESSERT

Savarin

  



Tartare di fassona con pomata di alici del cantabrico, cucunci, corallo di liquirizia e sfere di Yuzu



Uovo (Paolo Parisi) fritto in pane panko, crema di topinanbur, patate viola e caviale di tartufo 

Crema di castagna con crumble di porcini, tartufo e nocciole



Fusillone con funghi porcini, ristretto di manzo e aria al pecorino






Risotto con estratto di barbabietola, fonduta di erborinato e croccante di patanegra



Agnello in crosta di erbette di campo, zucca infornata e jus d’agnello alla liquirizia





Savarin



Cannolo scomposto


Foto Dora Chiariello 

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